Storia

L'Accademia Italiana della Vite e del Vino venne costituita a Siena, su proposta del Comitato Nazionale Vitivinicolo, il 30 luglio 1949, con 1'intento di dar vita ad un centro atto a promuovere il progresso vitivinicolo italiano. (si veda l'atto di Istituzione)

L'avvenimento venne sottolineato dal plauso ed incoraggiamento di eminenti uomini di governo e di insigni studiosi italiani ed esteri.

Essa si propone, a norma dell'art. 2 dello statuto, i seguenti scopi:

a)    promuovere studi, ricerche e discussioni sui maggiori problemi concernenti la vite ed il vino, compreso 1'insegnamento ai vari livelli;

b)    promuovere seminari o letture tenute dagli accademici o da altre persone invitate dal Consiglio accademico, relative al perfezionamento della viticoltura ed allo sviluppo dell'enologia;

c)    promuovere la costituzione di osservatori, laboratori e commissioni di studio;

d)    organizzare convegni per la trattazione dei più vitali problemi d'ordine tecnico economico e giuridico riflettenti la vitivinicoltura considerata in se stessa e nel quadro dell'agricoltura e dell’economia nazionale;

e)    pubblicare gli Atti accademici, nonché studi, inchieste, monografie e raccolta di opere;

f)    proporre e favorire 1'iniziativa di mostre viticole ed enologiche regionali, nazionali ed internazionali;

g)    collegarsi, nello svolgimento del proprio lavoro, con istituti affini italiani ed esteri;

h) amministrare fondazioni e contributi per il conferimento di premi e lavori di carattere tecnico-scientifico e per 1'attuazione di determinati studi, nonché per 1'attribuzione di speciali premi a personalità distintesi per particolari beneme-renze acquisite nel settore vitivinicolo in campo nazionale ed internazionale; i) promuovere la costituzione di un "Sodalizio" avente lo scopo di riunire tutti coloro che sotto diversi aspetti contribuiscono alla esaltazione nell'ambito sociale, artistico e letterario dei vini di origine pregiata;

1) raccogliere nella propria biblioteca, a disposizione degli studiosi e del pub-blico, le pubblicazioni italiane ed estere di carattere scientifico-tecnico-economico e giuridico riguardanti la viticoltura e 1'enologia.

L'Accademia e sottoposta al controllo dello Stato ed opera esclusivamente nel settore vitivinicolo con finalità scientifiche, culturali e promozionali. Costituisce quindi un originale esempio di "Accademia specializzata", unica nel suo genere in campo internazionale.

Il suo funzionamento viene regolato dagli "Organi Accademici", che durano in carica quattro anni e che sono i seguenti:

a)    Corpo accademico deliberante;

b)    Consiglio accademico, composto da 15 membri eletti dal Corpo accademico;

c)    Presidente, eletto dal Consiglio accademico nel suo seno;

d)    Collegio dei Revisori dei conti.

Gli accademici vengono scelti fra persone che si siano distinte negli studi e nella tecnica, nelle attività vitivinicole, nella valorizzazione dei prodotti di pregio e nelle scienze agrarie ed economico-giuridiche ad esse attinenti.

Essi sono suddivisi nelle seguenti categorie:

ONORARI, ORDINARI e CORRISPONDENTI ITALIANI e STRANIERI ed IN SOPRANNUMERO.

Fin dalla sua fondazione l’Accademia ha costituito nel suo seno la categoria degli "ACCADEMICI CORRISPONDENTI STRANIERI", nella quale figu-rano i massimi esponenti della scienza e della tecnica dei paesi esteri interessati alla vite e al vino.

II numero degli accademici e chiuso (ad eccezione degli "onorari" italiani e stranieri) e non può quindi superare quello massimo stabilito dallo statuto per ogni singola categoria.

La sede ufficiale dell'Accademia e sempre stata mantenuta a Siena, grazie all'ospitalità provvisoria concessa dalla locale Camera di Commercio. Ora la situazione e stata risolta in via definitiva, con 1'intervento di personalità ed enti vari (il sen. Riccardo Margheriti, l’Amministrazione Provinciale, il Monte dei Paschi, la Cassa di Risparmio di Firenze e la Camera di Commercio di Siena), che hanno posto a disposizione dell'Accademia locali adeguati ed accoglienti in via Roma, n. 2.

L'Accademia tiene varie tornate all'anno, anche in altre sedi di rilevante importanza vitivinicola che ne fanno richiesta. Cosicché la sua attività assume un carattere anche itinerante, che consente il diretto contatto con le varie pro-blematiche locali. Inoltre, al fine di meglio approfondire alcune tematiche parti-colari, l’Accademia ha costituito e regolamentato vari "gruppi di lavoro".

Grande rilievo hanno le tornate tenute all'estero, in quanto esse consentono all'Accademia una più incisiva attività internazionale e utili contatti con studiosi e tecnici di vari Paesi visitati per opportuni scambi di idee ed un auspicabile coordinamento delle ricerche.

L'Accademia pubblica annualmente il volume degli Atti, in cui vengono stampati tutti i lavori presentati e discussi nelle varie tornate, nonché un "Notiziario" quadrimestrale, che ha ottenuto grande successo sia in Italia che all'estero.

Infine, 1'Accademia ha istituito tre premi:

il premio "Arturo Marescalchi" per onorare la memoria del suo primo Presidente onorario; il premio internazionale di vinicoltura "Giovanni Dalmasso" in memoria del suo Presidente fondatore e il premio "Pier Giovanni Garoglio", in ricordo dell'illustre studioso che e stato per diversi anni suo Presidente. (si veda il ricordo di Arturo Marescalchi, a cura di Giuliana Gay Eynard)

Detti premi hanno carattere biennale e vengono assegnati in annate alterne dal Consiglio accademico, su segnalazioni di accademici onorari italiani ed ordinari.